In vacanza a San Francisco, un contabile (O’Brien) scopre di essere stato avvelenato. Ha solo due giorni di vita per scoprire chi è stato e perché lo ha fatto. Film nero dalla premessa geniale, avvincente e calato in un'atmosfera da incubo, girato quasi tutto nella vera San Francisco. La sceneggiatura di Russell Rouse e Clarence Green (che si ispira a un film tedesco del 1931 inedito in Italia, Der Mann, der seinen Mörder Sucht, diretto da Robert Siodmak e sceneggiato, tra gli altri, da Billy Wilder) esagera un po' in colpi di scena e trovate - come il veleno luminescente senza antidoto - ma la regia di Maté è perfetta nel tener alta la tensione (bellissima la scena d'apertura così come la fuga del protagonista che si rifugia in un drugstore). Rifatto nel 1969 (L'uomo che doveva uccidere il suo assassino) e nel 1988 (D.O.A.).
Un film di Rudolph Maté. Con Edmond O'Brien, Pamela Britton, Luther Adler Titolo originale D.O.A. - USA 1950
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