La donna fantasma è un ottimo esempio di noir girato totalmente in studio, diretto col sapiente tocco espressionista del regista tedesco Robert Siodmak. La storia è tratta dall’omonimo romanzo di Cornell Woolrich e racconta la persecuzione di un uomo, Scott Henderson (Alan Curtis), accusato di uxoricidio. L’uomo è innocente e il suo alibi è una donna con la quale ha trascorso l’intera serata dell’omicidio. Ma di lei non ricorda nulla se non un vistoso cappello. Rinchiuso in cella e disperato, viene aiutato dalIa sua segretaria, Kansas (Ella Raines), a ritrovare colei che può scagionarlo. Incerto sull’effettivo svolgimento della serata, probabilmente confuso dalla permanenza in carcere, Scott si interroga sulla reale esistenza della donna e sul rischio di averla semplicemente sognata.
Asfalto bagnato, ombre incombenti e illuminazioni incerte confondono lo spettatore, catapultandolo in un’atmosfera dai toni alterati, dove anche le prospettive sono deformate. La storia sembra risolversi con l’assoluzione di Scott, ma il finale inatteso insinua nello spettatore il dubbio che l’intera vicenda sia stata realmente l’articolato sogno di un assassino.
La donna fantasma, nato come un B-movie, realizzato con mezzi ridotti, è il primo noir prodotto dalla Universal e rappresenta il primo grande successo di Robert Siodmak negli Stati Uniti.
Titolo Originale: PHANTOM LADY Regia: Robert Siodmak Interpreti: Franchot Tone, Ella Raines, Alan Curtis, Elisha Cook jr., Aurora Durata: h 1.27 Nazionalità: USA 1944
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